IL TERROIR E L'AGRICOLTURA
Utilizzando una approccio pionieristico e radicale all’agricoltura biologica (San Polino difatti fu la prima azienda a Montalcino ad ottenere questa certificazione), coltiviamo esclusivamente Sangiovese, per un totale di 7 ettari di vigna.
La geologia dei campi di San Polino è caratterizzata da stratificazioni risalenti al tardo Miocene e al Pliocene, con una notevole varietà geologica. Bande di terreno ferroso si alternano a bande di galestro e creta, ed addirittura sabbia marina colma di fossili. Il terreno è ovunque ben drenato e ben esposto, con forte ventilazione.
Data la forte eterogeneità geologica e il dislivello di altitudine presente all’interno dell’azienda, abbiamo individuato numerosi "micro-terroir", le cui caratteristiche sono rappresentate nell’unicità dei carattere dei vini che vi sono prodotti.
Abbiamo un approccio olistico nei confronti dell'agricoltura, di forte matrice scientifica ed ambientalista. Crediamo che dobbiamo rispettare, incoraggiare e restaurare la naturale biodiversità dell’ecosistema della vigna: una maggiore biodiversità porta ad un naturale ammortizzamento di eventi estremi, ad una maggiore difficoltà per organismi patogeni ad attecchire, ed a un incremento di interazioni tra vite ed ambiente circostante, con un conseguente aumento della complessità del vino. Utilizziamo sovesci con piante autoctone per correggere le caratteristiche del terreno, e produciamo il nostro humus fertilizzante tramite la compostaggio delle materie vegetali provenienti dall’azienda.
We do not use any chemicals on the vineyards, also avoiding the use of sulphur as this fungicide upsets delicate balances of insect species while we need the presence of all these insects, good and bad, to make up the great vineyard melting pot only from which healthy and untainted grapes can emerge.
We are open to the many challenges this approach to viticulture poses and we are constantly learning and expanding our techniques in collaboration with teams of scientists and university researchers.
Our newest project is to spray microbiological mixes made from forest humus and green compost over the vineyards during the summer months with the aim of re-creating a forest microbiological harmony amongst the vines, where no particular pathology can gain the upper hand.